Abbiamo visto come uno dei meccanismi che più aiuta l’autonomia finanziaria, e quindi la tranquillità personale, è il risparmio. Diversamente da quanto a volte pensiamo, l’autonomia finanziaria è un obiettivo raggiungibile che si costruisce giorno per giorno.

Ogni nostra scelta ha un suo profilo finanziario e non è un aspetto da sottovalutare, è da tenere in considerazione se dobbiamo indebitarci o effettuare investimenti perché contribuisce alla nostra indipendenza.
È innegabile che un buon livello di autonomia finanziaria consente di mantenere in generale anche un migliore equilibrio esistenziale. L’indipendenza dall’aiuto economico altrui ci permette di assumere in modo autonomo le decisioni importanti che riguardano la nostra vita.
Possiamo quindi individuare tre buone ragioni per le quali vale la pena risparmiare:
1) Riduzione dei costi e maggiori opportunità
Risparmiare consente di ridurre il costo complessivo della vita, poiché chi ha liquidità disponibile può approfittare di acquisti programmati anziché doversi affidare a prestiti o finanziamenti che comportano interessi. L’accumulo di risorse permette anche di fronteggiare periodi di inflazione o recessione senza subire un eccessivo impatto economico.
2) La tranquillità di poter coprire le spese impreviste senza indebitarsi
Avere un fondo di emergenza consente di affrontare imprevisti finanziari, come spese mediche, riparazioni urgenti o cali di reddito improvvisi senza dover ricorrere a prestiti o carte di credito, evitando così di incorrere in interessi elevati e in una possibile spirale di indebitamento. Questa sicurezza finanziaria non solo riduce l’ansia, ma garantisce anche una maggiore indipendenza economica e una gestione più serena del bilancio familiare. Raggiungere obiettivi di risparmio e mantenere un bilancio equilibrato sono traguardi che rafforzano la percezione delle proprie capacità di gestione e pianificazione.
3) La possibilità di indebitarsi, se necessario, a condizioni più favorevoli
Chi ha una solida base di risparmi e una buona gestione delle proprie finanze ha un accesso più facile e conveniente al credito, nel caso in cui fosse necessario ricorrere a un mutuo, un prestito per esempio l’acquisto di un’auto. Con il nostro risparmio messo da parte, è possibile spuntare condizioni migliori per un eventuale prestito, versare anticipi più consistenti su acquisti importanti, riducendo l’ammontare del debito necessario e il peso delle rate nel lungo periodo. Inoltre, vi è una maggiore tranquillità nell’onorare la restituzione del prestito.
Un esempio: indebitamento e risparmio, quando evitare i prestiti
Richiedere un prestito può pesare sul bilancio familiare. Infatti, oltre alla restituzione del capitale, bisogna considerare anche gli interessi, che aumentano il costo complessivo del debito.
Esempio pratico:
- Se hai un risparmio che frutta il 2% annuo, ma un prestito costa il 10%, conviene usare i propri risparmi invece di contrarre un debito.
- Nei casi in cui i soldi messi da parte non siano sufficienti e indebitarsi diventi inevitabile (ad esempio, per l’acquisto di una casa), avere dei risparmi permette di ridurre l’importo del finanziamento e di spuntare condizioni più vantaggiose del prestito.
Indebitarsi riduce la capacità di spesa futura: una parte del reddito sarà sempre destinata al pagamento delle rate, limitando la libertà finanziaria. Per questo motivo, valutare con attenzione la necessità di un prestito è essenziale.
Risparmiare oggi significa molto più che mettere da parte denaro. È un atto di libertà, responsabilità e consapevolezza. È scegliere di essere protagonisti del proprio percorso economico.