Adesso che abbiamo capito cosa significa risparmiare, come farlo e perché ci conviene, manca ancora una dimensione all’appello. Quale? Quella che il nostro risparmio può fare ancora molto di più per la società! Può avere una funzione sociale. In che senso vi state chiedendo?
C’è ancora poca consapevolezza di questa ulteriore e preziosa funzione del risparmio. Eppure, proprio quei soldi attraverso le banche sono condivisi con chi riceve i prestiti: se i risparmi sono utili alla prosperità di una comunità i risparmi diventano un bene comune. 

La destinazione dei nostri risparmi ha sempre un impatto! Così come possiamo esprimere le nostre scelte attraverso i consumi come abbiamo visto nel modulo precedente, lo stesso principio vale su dove investiamo o depositiamo il nostro denaro. Infatti, quando depositiamo il nostro risparmio in banca, esso non resta fermo, ma viene immediatamente impiegato per finanziare attività e erogare credito così da avere un rendimento per la banca stessa e allo stesso tempo accelerare un certo tipo di economia. In questo modo, il nostro capitale rimane di nostra proprietà, ma viene condiviso con molte altre persone trasformandosi, soprattutto quando è utilizzato per scopi virtuosi, in un moltiplicatore di benessere sociale. In un certo senso i risparmi molto più di altri beni, attraverso le banche appunto, sono per definizione condivisi: una sorta di sharing economy inconsapevole. Magari quando depositiamo pensiamo solo al rendimento senza realizzare che facciamo molto di più.

Il risparmio nella Costituzione italiana

Il risparmio popolare è tutelato dalla Costituzione italiana all’art. 47 che va letto assieme agli altri articoli «economici» della Costituzione, specie gli artt. 41 e 42 sull’iniziativa economica privata e la proprietà privata, con i loro limiti. Questi articoli richiamano la funzione sociale che si delinea sia nel senso dell’opportunità di crescita individuale data a tutti, sia nel ruolo proprio del risparmio di contribuire in modo pregnante alla stabilità finanziaria e alla crescita dell’economia del paese.
Scegliere di risparmiare in modo etico significa destinare le proprie risorse a investimenti sostenibili, evitando settori dannosi e supportando realtà che promuovono benessere sociale, lavoro equo e rispetto per l’ambiente. I nostri risparmi, quindi, possono davvero fare la differenza.

In conclusione

Il risparmio non è solo un gesto individuale di prudenza economica, ma uno strumento potente per influenzare la società in modo positivo. Spesso si tende a sottovalutare l’impatto che le nostre scelte finanziarie possono avere sul benessere collettivo, ma la destinazione del nostro denaro contribuisce a plasmare l’economia in cui viviamo.

Scegliere il risparmio etico significa partecipare attivamente alla costruzione di un sistema finanziario più giusto e sostenibile, sostenendo progetti che promuovono l’inclusione sociale, il rispetto dell’ambiente e il lavoro equo. Le banche etiche, presenti in tutta Europa con 26 istituti dedicati, dimostrano che è possibile coniugare trasparenza, sostenibilità e rendimento.

La finanza etica, infatti, amplifica la funzione sociale dell’intermediazione finanziaria, assicurandosi che ogni operazione sia valutata non solo in termini di profitto, ma anche in base agli effetti sociali e ambientali che genera. Aumentare la consapevolezza dei cittadini su questi temi è essenziale affinché sempre più persone comprendano che i propri risparmi possono diventare un vero motore di cambiamento positivo per la comunità e il pianeta.

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